Nel mondo del digitale siamo a contatto tutti i giorni con casi di violazione di privacy e molto spesso è colpa di noi utenti che non siamo consapevoli che “spiattellare su Facebook le nostre foto in vacanza” piuttosto che geolocalizzarci, è pericoloso.
Si sa, Facebook è il social network più usato ed è diventato oramai una galleria di foto e/o un libro sul quale scrivere i nostri stati d’ animo.
Gratuitamente Fb sa, se siamo tristi e abbiamo bisogno d’ amore o se quest’ estate abbiamo in programma di andare a Parigi piuttosto che in costiera amalfitana.
C’è una start-up però che si è inventata un modo per guadagnare con la privacy degli utenti: Datacoup.
Il presupposto alla vendita di dati che serve all’ arricchimento delle imprese è che è giusto che chi mette in mostra i fatti privati ottenga benefici.
La start-up ha sede a New York City ed offre 8 dollari al mese, corrispondenti a circa 70 euro annui, per avere pieno accesso ai dati personali degli utenti.
Dati generali o transazioni online a disposizione dell’ impresa.
Matt Hogan, CEO di Datacoup, afferma che gli utenti che hanno aderito a quest’ “iniziativa” sono già 1.500 e che nel giro di pochi mesi, il servizio di compra-vendita sarà aperto a tutti.
Per il momento nessuna azienda – aggiungerei: fortunamente! – si è fatta avanti.
E’ da riconoscere la furbizia di questo imprenditore che ha pensato bene di guadagnare sulla privacy degli utenti, dal momento che Facebook ormai è “un libro aperto”.
Gratis.
Tg e programmi televisivi in genere si sono occupati e si occupano spesso del caso “privacy” e cercano sempre più di consigliare a noi utenti un modo per non incorrere in errore; ci sono imprese però che pensano, sia giusto speculare su questo.
Così giusto che è opportuno il pagamento, minimo aggiungerei.
Il mio può sembrare un classico atteggiamento anticonformista, tanto da diventare conformista al tempo stesso; in effetti è solo una denuncia all’ abuso che si fa del mondo virtuale.
Ancora una volta.
Il compito del mobile sarebbe garantire sicurezza, professionalità, comodità, innovazione, tecnologia.
Futuro.
Se per guadagnare bisogna arrivare a creare una start-up che “campa” grazie all’ accesso privato dei dati di un qualsiasi utente. . . beh, lascio commentare a voi!